Filippo Dini, artista residente del TST, per l’inaugurazione della stagione 2022/23 dirige e interpreta uno dei testi più feroci e critici di Arthur Miller. Il drammaturgo americano scrisse Il crogiuolo nel 1953, in pieno Maccartismo, e, sulla spinta di quello stato di persecuzione e isteria sociale e politica, compose un affresco corale e Miller drammatico, rievocando quanto accaduto durante la caccia alle streghe di Salem alla fine del XVII secolo. Quel momento così controverso della storia americana e occidentale ancora oggi riesce, come uno specchio impietoso, a riflettere le ombre più nere e l’ottusità che a volte riescono ad invadere la nostra anima, intossicandola di delazioni e calunnie.
IL CROGIUOLO
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’Amico
con (in ordine alfabetico)
Virginia Campolucci, Gloria Carovana, Pierluigi Corallo, Gennaro Di Biase, Andrea Di Casa, Filippo Dini, Didì Garbaccio Bogin, Paolo Giangrasso, Fatou Malsert, Manuela Mandracchia, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Valentina Spaletta Tavella, Caterina Tieghi, Aleph Viola
regia Filippo Dini
scene Nicolas Bovey
costumi Alessio Rosati
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
collaborazione coreografica Caterina Basso
aiuto regia Carlo Orlando
assistente scene Francesca Sgariboldi
DATE 2022
TEATRO CARIGNANO
Torino, 3-23 Ottobre 2022| Prima nazionale
Bolzano | Teatro Comunale dal 27 al 30 ottobre 2022
Milano | Teatro Strehler dall’1 al 10 novembre 2022
Correggio (RE) | Teatro Asioli 12 novembre 2022
Genova | Teatro della Corte dal 16 al 20 novembre 2022
Roma | Teatro Quirino dal 22 al 27 novembre 2022
Napoli | Teatro Mercadante dal 29 novembre al 4 dicembre 2022
Ancona | Teatro delle Muse dall’ 8 all’11 dicembre 2022
Trento | Teatro Sociale dal 15 al 18 dicembre 2022
Lugano | Teatro LAC dal 21 al 22 dicembre 2022
Approfondimenti
Note di regia
“Arthur Miller scrive Il crogiuolo nel 1953 durante quel periodo oscuro e violento che viene denominato comunemente maccartismo (o anche “caccia alle streghe rosse”), che scatenò una vera psicosi anticomunista e si protrasse ben oltre gli anni Cinquanta, generando terrore, tradimenti, condanne, morti. Sulla spinta di questo stato di follia collettiva, Miller sceglie di rappresentare la sua società, la complessità e l’ironia, la comica demenza della contemporaneità e i suoi tragici esiti, raccontando uno degli episodi più misteriosi della storia americana: la caccia alle streghe avvenuta a Salem, in Massachussets nel 1692.”
(F.D.)